RESIDENZE
ARTISTICHE
Nel primo progetto di ricerca e produzione teatrale dal titolo “Acqua Santa” sono state coinvolte due giovani attrici che collaborano da tempo con eccellenti risultati e riscontri a livello nazionale e internazionale. Si tratta delle attrici Anna Piscopo e Rose Aste. Nella scelta delle due giovani artiste è stato determinante il confronto con due grandi artisti “senior” come Leonardo Capuano e Marcella Crivellenti. Due straordinari protagonisti del teatro nazionale ed internazionale i quali, oltre a suggerire i nomi dei due giovani si sono resi disponibili a essere Tutor nel progetto
IL PROGETTO: formato dalle attrici Anna Piscopo e Rose Aste si fonda sulla saga di una famiglia letta dagli occhi di due donne, ultime eredi di una storia di miseria e di follia. Tutto nasce in un piccolo sperduto paese della Sardegna, alla fine dell’Ottocento, con l’incontro tutt’altro che romantico tra Cesare Maria e Immacolata, uno stupro consumato nella terra arsa dal sole da cui nascerà Enzo, assassino e stupratore come suo padre, che seminerà terrore in tutta la zona e finirà per sposare una pazza dalla quale avrà due figlie. Le figlie di Enzo, protagoniste delle pièce, tenteranno fortuna in America, insieme agli altri italiani che, nello stesso periodo, emigrarono verso gli Stati Uniti, per, poi, tornare al paese e aprire una merceria. La biografia di una famiglia e la storia del nostro Paese riconsegnata alla narrazione di due donne marginali, il racconto di una terra difficile i cui abitanti sono divorati da un amore-odio che brucia altrettanto fortemente dal sole e che non riescono ad abbandonare nonostante debbano sempre lottare per vivere o anche soltanto per sopravvivere.
Nel secondo progetto artistico dal titolo Novecento ha partecipato un attore e performer come Leonardo Cappelli. Anche per il secondo progetto, ispirato dal Direttore Artistico, la scelta dei giovani artisti è maturata nel confronto con gli artisti senior che da anni collaborano con Progetti Carpe Diem e che agiranno loro stessi come tutor per la realizzazione del progetto: Francesco Bonomo.Attore, regista, drammaturgo Franco Marzocchi: Direttore Artistico di Progetti Carpe Diem, Regista e drammaturgo.
IL PROGETTO: Novecento racchiude la storia, raccontata dall'amico suonatore di tromba, sotto forma di monologo, di Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento, pianista sul transatlantico Virginian. Abbandonato sulla nave da emigranti, viene allevato da uno dei componenti dell'orchestra. I suoi elementi naturali divengono il transatlantico, il mare e la musica. Non è mai sceso a terra e vive ed esiste solo sul Virginian dove presto diventa un pianista di successo. Anche se non ha mai visto che mare e porti, viaggia moltissimo, con la fantasia, carpendo le notizie dai passeggeri che incontra. A 32 anni decide di scendere a terra, ma all'ultimo momento Novecento ci ripensa e corre a rifugiarsi nuovamente nell'antro della nave.
Anche per il terzo progetto dal titolo Ulisse e gli altri, la scelta del giovanissimo artista Mattia Serra è maturata nel confronto con gli artisti senior che hanno collaborato positivamente con Progetti Carpe Diem e che agiranno loro stessi come tutor per la realizzazione del progetto: Patrizio Dall’Argine- Burattinaio, regista, scenografo; Roberto Abbiati- Attore, Musicista, scenografo disegnatore;
IL PROGETTO: L’Ulisse di Kazantzakis viaggia verso occidente, supera Gibilterra e si perde nell’Oceano. Ulisse, dopo essere rimasto qualche tempo presso una tribù dell’Antartico si lancia in un viaggio in canoa tra i ghiacci guidato solo dal pensiero della morte, unico e ultimo mistero inesauribile e insieme compagna delle peregrinazioni. Giunto alla fine, richiama attorno a sé tutti i personaggi della sua esistenza, poi con una grande risata muore, trasformandosi in pura fiamma. Sono contemporanei i viaggiatori scaraventati fuori dalle patrie, perseguitati da sbarramenti accaniti. Le miriadi arrivano dal Mediterraneo, ultima salita. Ulisse ha un nome conficcato nei poemi, gli altri hanno perso il loro nelle fosse comuni.
Il quarto progetto artistico dal titolo Il toro del Mare ha visto la partecipazione di una giovane attrice/danzatrice spagnola: Beatriz Acitores
IL PROGETTO: “Il Toro del Mare" si ispira alla seconda fatica di Ercole e intreccia elementi mitologici, astrologici e personali in una narrazione prevalentemente fisica, usando un linguaggio multidisciplinare che combina danza e teatro. Diretto da Eleán del Sol (Elena Piscitelli) e interpretato da Beatriz Acitores, il progetto dà vita a un viaggio archetipico e simbolico in forma di solo. L’opera nasce da una lunga ricerca della regista, che intreccia fonti mitologiche e poetiche come Le fatiche di Ercole, un’interpretazione astrologica di Alice Bailey con i lavori di Robert Graves, I miti greci e La Dea Bianca. La seconda fatica esplora il tema del desiderio, rappresentato dal Toro Bianco, simbolo di forza e attrazione. Il viaggio di Ercole, che attraversa il mare cavalcando il Toro, diventa metafora del superamento dell’attaccamento ai desideri terreni e della trasformazione spirituale
La scelta è motivata dai percorsi di formazione multidisciplinare dei giovani artisti che, negli anni, stanno praticando modalità performative contemporanee in cui i linguaggi del Teatro, delle Danza, del Teatro di Figura, della Musica e del Canto dialogano senza soluzione di continuità.
Ed è proprio nello spirito del progetto triennale sperimentare il dialogo e la connessione dei diversi linguaggi performativi in una dimensione quasi artigianale in cui il corpo, la voce, il gesto, la manualità creativa più che le nuove tecnologie sono al centro della creazione artistica